VISITA BIOMECCANICA

Avere un buona posizione in sella è una delle condizioni indispensabili per divertirsi in bici.
Trovare l’assetto più adatto alle proprie esigenze, però, non è facile, poiché spesso è il risultato di un sottile equilibrio tra comfort e prestazione.
Equilibrio che non è facile da raggiungere. E soprattutto da mantenere.
Bastano piccoli cambiamenti per provocare dolori e fastidi in grado di farci passare la voglia di pedalare.

Ma in cosa consiste una valutazione biomeccanica?
Consiste in una prima valutazione posturale e raccolta dei dati antropometrici cosi’ da valutare la morfologia del paziente.
In che modo può aiutare a migliorare la propria esperienza in bicicletta?
E a chi può essere davvero utile?

A CHI PUO’ ESSERE UTILE
Una valutazione biomeccanica è indicata a tutti coloro che pedalano con frequenza e regolarità, a prescindere dal livello di performance ricercata.
Una corretta posizione in sella, infatti, si può definire davvero tale se risponde alle esigenze specifiche di ogni singolo individuo, che non necessariamente sono quelle legate alla ricerca della massima prestazione.

OGNI QUANTO VA FATTA
In ogni caso, è opportuno prevedere un’analisi biomeccanica ogni volta che avete intenzione di cambiare la vostra specialissima.
Fino a qualche anno fa era credenza comune, anche tra molti addetti ai lavori, che una volta trovata la posizione corretta questa fosse valida per tutta la vita.
In realtà le cose non stanno esattamente così, poiché nel tempo possono cambiare la condizione atletica, lo stile di vita, la flessibilità muscolare.
Pensare che la posizione in sella che avevamo a 20 anni possa andare bene anche a 40 è, purtroppo, molto ottimistico.
I professionisti, per intenderci, si sottopongono ad un controllo biomeccanico almeno una volta l’anno.
NON SOLO MISURE ANTROPOMETRICHE
La rilevazione delle misure antropometriche, di solito, costituisce il primo step di un’analisi biomeccanica. Chi esegue una visita biomeccanica aiutandosi con software di analisi , avra’ gia eseguito il lavoro.
Il metodo Bioneccanica utilizzato e’ basato sul controllo del movimento del corpo in fase dinamica e sulla valutazione Posturale dell’atleta .
Se prendessimo 10 ciclisti con misure antropometriche simili, infatti, nel 90% dei casi avremmo 10 differenti posizioni in sella, influenzate dall’elasticità muscolare, dalla flessibilità della schiena, dal modo in cui si intende usare la bici.

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Dr. Giuseppe Di Micco
chinesiologo

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